Viaggio in elettrico in famiglia
Il mio primo viaggio in elettrico in famiglia.
Viaggio in elettrico in famiglia – Dopo aver sottoposto all’upgrade della batteria la mia Renault ZOE (per passare dall’accumulatore da 22 kWh a quello più “capiente” da 41 kWh), non vedevo l’ora di testarla in un viaggetto fuori regione (io risiedo sulla costa abruzzese, in provincia di Chieti). Gli ultimi assolati giorni di aprile, con il ponte del primo maggio, sono stati una ghiotta occasione.
Dopo una lunga opera di convincimento con mia moglie sul fatto di affrontare il viaggio con l’auto elettrica, sono riuscito a “spuntarla” ed abbiamo deciso di trascorre 3 giorni (2 notti) presso Milano Marittima, località balneare nel comune di Cervia, in provincia di Ravenna, a circa 340 km da casa.
Faccio presente che la mia famiglia è composta da 5 persone: i miei tre figlioletti (di 11, 7 e 7 anni), mia moglie ed io.
Viaggio in elettrico in famiglia – La pianificazione
Dopo aver analizzato le posizioni delle colonnine pubbliche Enel a Cervia (2 in viale Forlì e 2 in piazza XXV Aprile), mi sono messo alla ricerca in un hotel nelle loro vicinanze. Qualche struttura a 4 stelle offriva anche la possibilità di ricaricare presso la propria wall-box privata, ma era piuttosto cara e la ricarica comportava un costo aggiuntivo 🙁
Alla fine ho prenotato un carino hotel a 3 stelle, privo di punto di ricarica per EV, ma a pochi metri dal parcheggio di viale Forlì: la scelta si è rivelata azzeccata…
Il mio primo pensiero è stato quello di pianificare il viaggio e soprattutto individuare la località, a circa metà percorso, dove fermarsi per pranzare e rabboccare. Ero indeciso tra Civitanova Marche (centro commerciale “Il Cuore Adriatico”) ed Ikea di Camerano, Ancona sud. Alla fine ho optato per Ikea, visto che il suo parcheggio è dotato di 2 polestation da 22 kW (chissà mai che una l’avessi trovata occupata oppure non funzionante…).
Da casa ad Ikea Ancona sono quasi 200 km. Il tool online Green Race, impostando come veicolo la Zoe (con energia utilizzabile 40 kWh e massa complessiva 1.700 kg) e come velocità di crociera 80 km/h, stimava un consumo medio di 18,2 kWh/100 km, che si traduceva in un range massimo di 220 km e un residuo batteria ad Ancona del 9% (soli 3,9 kWh). Devo confessare che la cosa un po’ mi preoccupava; tuttavia, nel caso in cui il consumo effettivo fosse stato superiore ai 18 kWh/100 km avrei sempre potuto anticipare la sosta e fermarmi a Civitanova Marche.
Viaggio in elettrico in famiglia – La partenza
Quindi il sabato mattina, verso le ore 10:30 (purtroppo con i bimbi occorre molto tempo per prepararsi…), dopo aver caricato la Zoe al 100% per tutta la notte nel box, siamo partiti! Per precauzione in autostrada (A14) ho impostato inizialmente il cruise control a 94 km/h.
Dopo una quarantina di chilometri, visto – con grande stupore e gioia – che il consumo medio era basso (13 kWh/100km), ho pian piano aumentato il settaggio fino ad arrivare a percorrere le ultime decine di chilometri con cruise control a 102 km/h.
Viaggio in elettrico in famiglia – Sosta ad Ikea, Ancona
Verso le 12:45 siamo giunti al punto vendita Ikea di Camerano (Ancona), con batteria ancora al 32%!
Media consumi reale: 14,3 kWh/100 km, consumo totale: 27 kWh (residui: 13). Tenendo una velocità media di quasi 88 km/h, siamo riusciti a pieno carico a percorrere la bellezza di 7 km per kWh. Un risultato che mi ha davvero impressionato positivamente e rassicurato sulle potenzialità della mia neo Zoe ZE 40!
Una colonnina era già occupata da una Nissan LEAF nera. Allora mi sono attaccato all’altra, ho avviato la ricarica tramite l’app di Enel e-Go Ricarica e siamo entrati in Ikea.
Capatina in bagno e poi pranzo in tutta calma.
Dopo un lauto pasto, abbiamo passeggiato tra i vari ambienti ben arredati di Ikea e abbiamo comprato i soliti oggetti futili richiesti dai bimbi (cuscini, peluche e altre piccole amenità). Trascorse un paio d’ore e con batteria salita a circa l’80% (purtroppo la colonnina erogava una potenza di solo una decina di kW), ci siamo rimessi in viaggio per percorrere gli ultimi 140 km che ci separavano dalla destinazione.
Viaggio in elettrico in famiglia – Arrivo a Milano Marittima
Verso le 16:30 siamo giunti in hotel a Milano Marittima, con batteria residua ancora prossima al 30%, quindi in tutta sicurezza e tranquillità.
Check-in, sistemazione e rinfrescata in camera. Passeggiata nei pressi dell’hotel, un po’ di relax per i bimbi nel parco giochi più vicino e sbirciatina alle colonnine del vicinissimo parcheggio di viale Forlì (fortunatamente attive e funzionanti!).
Prima di cena (con grande curiosità dei passanti e della signora che noleggiava i risciò lì vicino), ho occupato uno dei 2 posti con le strisce verdi, ho attaccato l’auto alla presa tipo 2 della colonnina, ho fatto partire la ricarica e sono tornato al ristorante dell’hotel per una tipica cena romagnola!
Terminata la cena, l’auto era al 100%, allora l’ho staccata e parcheggiata in un posto riservato ai clienti della struttura. Passeggiata serale e poco dopo tutti a nanna: l’indomani ci avrebbe aspettato una lunga e faticosa giornata al parco di Mirabilandia!
Viaggio in elettrico in famiglia – Mirabilandia
Le afose ore della mattinata e del primo pomeriggio di domenica sono state dedicate alle affollate attrazioni di Mirabilandia, parco che è dotato di un parcheggio enorme (che costa 5 euro) ma che non è dotato nemmeno di una – dico UNA – presa di ricarica per EV! Un vero peccato…
Alcuni giorni prima avevo pure cercato di chiedere delucidazioni in merito alla direzione via e-mail, ovviamente senza ricevere risposta. 🙁
La cosa più divertente, ma solo per i bimbi, è stata che il mio primo figlio è riuscito (con una grossa dose di buona sorte…) a centrare un canestro con la palla da basket e a vincere un enorme peluche di husky! Come cavolo avremmo fatto a tornare a casa con la Zoe, visto che il bagagliaio era già occupato da un borsone, una valigia e dai due cavi per la ricarica (quello per le colonnine e l’EVR)?!? Boh… Il problema l’avremmo affrontato il giorno seguente, quello della partenza…
Viaggio in elettrico in famiglia – Ravenna
Verso le 16:30, visto che i bimbi erano abbastanza soddisfatti e che mia moglie ed io ne avevamo abbastanza di vagare in quella sorta di girone dantesco, abbiamo abbandonato il parco per una vista al centro di Ravenna, distante soltanto 12 km. Ho impostato come destinazione sul tomtom, largo Firenze – Ravenna, dove sapevo che vi era una colonnina Enel a pochi passi dalla Tomba di Dante.
Appena arrivati (anche se la Zoe era al 90%), ho attaccato l’auto alla presa, ho avviato la ricarica (sempre tramite l’app e-Go) e ci siamo diretti in centro.
Passati per Piazza del Popolo, siamo andati a visitare la stupenda Basilica di San Vitale, capolavoro dell’arte paleocristiana e bizantina, sito patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Di ritorno verso l’auto ci siamo soffermati al sepolcro di Dante Alighieri, ove poco prima del tramonto abbiamo udito i 13 lenti rintocchi che ricordano l’ottavo canto del Purgatorio “Era già l’ora che volge il disio…”. Ravenna, che città incantevole!
Tornati all’auto, la batteria era ovviamente al 100%, siamo saliti a bordo e abbiamo fatto ritorno a Milano Marittima, per cenare in una elegante pizzeria napoletana del centro.
Viaggio in elettrico in famiglia – Pesaro
Il lunedì mattina, dopo esser riusciti con mio immenso stupore a stivare nel bagagliaio anche il mega cane di peluche assieme a tutto il resto (è stato sufficiente sganciare la cappelliera e lasciarla leggermente sollevata rispetto alla sua altezza normale), verso le 11 abbiamo lasciato l’albergo per intraprendere la via del ritorno.
Piuttosto che fermarci nuovamente ad Ancona, abbiamo preferito fare tappa a Pesaro (distante un centinaio di chilometri); quindi ho impostato come destinazione sul navigatore Viale della Vittoria, Pesaro, dove ho visto (sempre tramite l’app e-Go) che vi era una colonnina Enel.
Verso le 12:30 siamo giunti a Pesaro, ma della colonnina lungo la strada indicata nessuna traccia! Dove cavolo l’avranno messa?!? Visto che nei paraggi vi era un parcheggio a pagamento (“Il Curvone”), sono sceso ed ho chiesto ad una signora che si occupava delle pulizie. La signora gentilmente mi ha comunicato che al secondo piano del parcheggio c’era una colonnina per le macchine elettriche e che “il costo della corrente sarebbe stato addebitato all’uscita”. Bah… Mi sono detto: “Sicuramente si sbaglia, non sa che le ricariche sono gratuite fino al 30 aprile”. Quindi rientrato in auto, mi sono diretto all’entrata del parcheggio (che si trova in Viale dei Partigiani), ho preso il ticket e sono salito al secondo piano scoperto dove ho trovato la famosa colonnina. Fantastico! Come al solito ho tirato fuori il cavo dal bagagliaio, l’ho attaccato alla presa e siamo andati fuori per una passeggiata sul lungomare.
Pranzo presso un ristorante del Lungomare Nazario Sauro, e relax sulle panchine del vicino Piazzale della Libertà ad ammirare la stupenda Sfera Grande di Pomodoro.
Visto che l’app Z.E. Services di Renault mi segnalava ricarica completa, siamo tornati al parcheggio e ci siamo rimessi in moto in direzione Loreto (distante all’incirca 90 km).
Viaggio in elettrico in famiglia – Loreto
Verso le 16:30 siamo giunti a Loreto e abbiamo parcheggiato nella centralissima Via Sisto V, dove NextCharge segnalava la presenza di una colonnina. In realtà si trattava di un quadro elettrico con una presa tipo 3a e una comune presa industriale blu a 3 poli da 16A. Ho pensato: “Meglio di niente! Magari riesco a imbarcare altri 7-8 kWh e torniamo a casa in scioltezza”. Quindi ho tirato fuori la mia stazione di ricarica portatile Evr1, l’ho attaccata alla presa blu (così come faccio abitualmente nel mio box), ho girato la leva per far passare la corrente e ho settato l’Evr1 alla potenza di 3,7 kW. La ricarica è partita e ci siamo messi in cammino.
Dopo una visita al Presepe Artistico Meccanico permanente Benedetto XVI, ci siamo recati nella celebre Piazza della Madonna e quindi nella Basilica della Santa Casa, uno dei principali luoghi di culto mariano del mondo cattolico.
Dopo un paio d’ore, con la batteria a poco più del 75%, siamo ripartiti per tornare alla base (distante circa 185 km).
Viaggio in elettrico in famiglia – Ritorno a casa
Poco dopo le 21 siamo giunti a casa, con la batteria al 14% (stima chilometri rimasti: 39). La ricarica a Loreto è stata sì lenta e di pochi chilowattora, ma comunque utile per tornare a casa senza l’acqua alla gola.
Morale della favola: viaggiare in elettrico è rilassante perché i tempi si dilatano. Si ha l’opportunità di godersi con calma più tappe lungo il percorso, tappe che permettono di scoprire capolavori paesaggistici, artistici e culturali del nostro favoloso Paese, a volte inaspettati.
Insomma, viaggiare in elettrico oltre che possibile è anche molto piacevole!
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