Tutti pazzi per l’auto elettrica!

La mia prima esperienza alla guida di un’auto elettrica

Vi riportiamo con molto piacere l’esperienza di Emanuela, una nostra fan che, per la prima volta si è cimentata nella guida di un’auto elettrica.

Salve a tutti,

mi chiamo Emanuela e sono mamma di due splendidi bambini. Voglio condividere con gli amici del GAA la mia prima esperienza alla guida di un’auto elettrica.

auto elettrica

Ho la fortuna di vivere insieme alla mia famiglia in una cittadina abruzzese a breve distanza dalla Costa dei Trabocchi da cui è possibile anche raggiungere in poco tempo le località della montagna madre degli abruzzesi, la Majella. Nonostante questa terra sia caratterizzata da indiscutibili bellezze naturali e paesaggistiche, le minacce di ogni genere che mirano a deturpare il paesaggio sono continuamente in agguato. Complice spesso è anche la poca attenzione e la scarsa sensibilità di noi cittadini alle tematiche ambientali e alla custodia del nostro patrimonio che si manifestano attraverso comportamenti non sempre degni di una società civile. In questo contesto parlare di mobilità elettrica per alcuni è ancora fantascienza.

auto elettrica

In ambito famigliare sia io che mio marito cerchiamo ogni giorno di optare per scelte consapevoli e sostenibili ponendo particolare attenzione al consumo etico di beni primari e secondari, agli sprechi (acqua, energia, …), e nel nostro piccolo alla mobilità sostenibile,  valorizzando i piedi e la bicicletta.

Purtroppo viviamo in una città in cui i mezzi pubblici sono poco utilizzati e incentivati, le piste ciclabili scarseggiano. Il ricorso alla macchina è dunque inevitabile per le esigenze lavorative e i costanti impegni famigliari. Ovviamente pur essendo la nostra una piccola città i problemi del traffico e dell’inquinamento atmosferico ci sono tutti. A questo punto vien da chiedersi a cosa giovi andare a piedi o in bicicletta se poi respiriamo continuamente gas di scarico. Possediamo due auto di cui una è arrivata al punto di essere cambiata. Poiché da tempo seguiamo con interesse il GAA sul tema della mobilità elettrica abbiamo deciso di valutare la soluzione dell’elettrico o dell’ibrido. Dalla teoria siamo passati alla pratica.

Grazie al Gruppo Acquisto Auto abbiamo avuto l’opportunità di provare la Renault Zoe di loro dotazione. L’abbiamo tenuta per tre giorni, il minimo indispensabile per capire se un’auto elettrica potesse adattarsi alle nostre esigenze. Personalmente l’ho utilizzata per i miei consueti spostamenti giornalieri: far la spesa, accompagnare e riprendere i figli a scuola e altre mille uscite. Inoltre la sua autonomia riesce a coprire abbondantemente i tragitti di andata e ritorno per il mare in previsione delle vacanze estive.

Nella conduzione del veicolo ho seguito le linee guida suggeritemi dal GAA per una guida che miri al risparmio energetico. È stato un amore a prima vista: silenziosa, rilassante, piacevole da guidare, conveniente in termini di consumi e soprattutto NON inquinante. Durante uno dei miei tragitti sono passata al fianco di due mamme che portavano i loro piccoli sui passeggini: mi sono sentita per la prima volta con la coscienza a posto consapevole di non aver buttato loro in faccia gas nocivi.

I miei bambini sono rimasti folgorati  e affascinati dalla novità tanto che hanno chiesto di acquistarla immediatamente. Non solo, si sentivano dei privilegiati in quanto erano gli unici in città a viaggiare su un’auto elettrica.

Finalmente è arrivata sera, così anche mio marito ha potuto provarla. All’inizio quando gli parlavo di auto elettriche era un po’ scettico, adesso ha cambiato completamente opinione. Abbiamo fatto un giro notturno per il centro cittadino.  Poco traffico per via di una partita di calcio della squadra locale. In quel silenzio si aveva l’impressione di viaggiare in treno e, insolita, è stata la sensazione di poter ascoltare le voci dei passanti in genere offuscate dal rumore del motore delle macchine convenzionali.

Di fronte a questa esperienza positiva i problemi ancora legati all’auto elettrica come l’ansia da autonomia, la difficoltà di ricarica per la mancanza di colonnine in città e dintorni sono sembrate superabili.

Un altro obiettivo che mi sono prefissata è stato quello di non limitare l’esperienza solo al nostro nucleo famigliare ma di condividerla con parenti, amici, scettici ed eventualmente con persone che neanche immaginano che esistano le auto elettriche. Ho fatto provare la Zoe un po’ a tutti e ha riscosso subito entusiasmo, approvazione, meraviglia. Una mia amica, anche lei mamma di due bambini, l’ha guidata. Il suo commento è stato che l’auto elettrica è adatta al proprio stile di vita. Il figlio, un bimbo di sette anni, ha osservato: “Tutte le auto dovrebbero essere così, perché non le costruiscono in questo modo?” È davvero difficile rispondergli.

Sono stati tre giorni intensi e ricchi di emozioni e ho visto gli occhi delle persone illuminarsi di quella luce che può farci andare lontano, farci guardare il mondo diversamente da come lo vediamo ora, immaginarlo ancora più bello e armonioso proprio come lo vogliono i bambini.

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Siamo rientrati a casa e c’era un gatto seduto immobile in mezzo al piazzale del palazzo. Con la macchina eravamo a cinque centimetri da lui, ma non si è mosso. Mia figlia ha contemplato:”Non si è spaventato!” Già non si è spaventato, siamo noi che abbiamo paura di cambiare.

Alla fine dei tre giorni è stata proprio dura riconsegnare l’auto!

Ringrazio il Gruppo Acquisto Auto per la loro professionalità e disponibilità e per avermi concesso questa opportunità.

Noi del GAA ringraziamo, ne siamo certi, la nostra futura eco driver per la sua testimonianza.

Alla prossima,

Team GAA

Redazione

Redazione

Gruppo Acquisto Auto elettriche GAA