Smentiti i detrattori: le auto elettriche sono davvero le più pulite!

auto elettriche pulite

Le auto elettriche sono veramente le più pulite!

Spesso si sente dire in giro: “Sì, io avevo intenzione di comprare un’auto elettrica… Ma poi ho sentito dire che le auto elettriche, in realtà, sono peggiori per l’ambiente rispetto alle macchine normali…”. Purtroppo anche i media amano dare risalto a queste storie. Storie che vanno deliberatamente contro il buon senso, che appaiono sorprendenti, e soprattutto intendono dimostrare come quegli “sciocchi” di ecologisti, con il loro bla bla bla idealistico, non sanno neppure fare semplici calcoli matematici.

SI SBAGLIANO! Come dimostra in maniera esaustiva una nuova relazione dell’Ong statunitense Union of Concerned Scientists (UCS). Si tratta di uno studio durato due anni che ha “scavato” a fondo sulle emissioni di gas serra durante tutto il ciclo di vita dei veicoli elettrici a batteria e dei veicoli a benzina: dal recupero dei materiali alla produzione, dal funzionamento fino alla dismissione. Per il confronto sono state utilizzate quattro automobili. Due a benzina: una berlina media e una berlina grande; e due veicoli elettrici a batteria (BEV: Battery Electric Vehicle): uno di medie dimensioni (la nostra cara Nissan Leaf) e uno di grandi dimensioni (la Tesla Model S).

Auto pulite: Nissan LEAF

Nissan LEAF

Per farla breve: le auto elettriche sono risultate realmente le più pulite!

Le auto elettriche hanno un impatto ambientale leggermente superiore in fase di produzione, visto che ogni BEV richiede anche la produzione di una batteria. Ma si è scoperto come la stragrande maggioranza delle emissioni di biossido di carbonio legate alle auto non provengano dalla produzione, bensì dal funzionamento (ovvero dalla normale operatività: i viaggi), e il risparmio assicurato dai BEV in questa fase del ciclo di vita costituisce la vera differenza! Le emissioni per lo smaltimento, infine, sono simili per le due tipologie di automobili (e tra l’altro rappresentano soltanto una piccola percentuale del totale).

emissioni co2 ciclo di vita auto pulite e non

Union of Concerned Scientists

Queste sono brevemente le 3 conclusioni principali dello studio.

1) Le emissioni per la produzione dei BEV stanno scendendo e possono essere abbassate più velocemente

Queste emissioni sono già in calo, anche soltanto per discorsi legati all’economia di scala. La UCS raccomanda comunque 3 strategie per accelerarne l’abbattimento:

  1. il progresso nell’efficienza produttiva e nel riciclo e riutilizzo delle batterie agli ioni di litio;
  2. l’impiego, negli accumulatori, di composti chimici alternativi che richiedano meno materiali ad alta intensità energetica;
  3. l’uso di energia da fonti rinnovabili per garantire i servizi dei produttori e dei fornitori.

2) Le emissioni legate al funzionamento dei BEV stanno scendendo e possono essere abbassate più velocemente

La UCS ha condotto uno studio simile nel 2012 che ha evidenziato lo stesso vantaggio, ma questo vantaggio è aumentato grazie al fatto che la rete elettrica degli Stati Uniti è diventata più pulita. Man mano che le centrali a carbone chiudono, sostituite da quelle basate su gas naturali, energia eolica ed energia solare, le emissioni medie per un chilowattora americano diventano sempre più basse. Ciò significa che il carburante di un BEV è di fatto più pulito. Se la penetrazione delle energie rinnovabili nella infrastruttura riuscisse a raggiungere l’80%, le emissioni totali di un BEV potrebbero ridursi di un ulteriore 60%.

generazione elettricità USA - auto elettriche pulite

EPA – US Environmental Protection Agency

3) I BEV sono giù più “green” di qualsiasi ICE (Internal Combustion Engine)

Questa mappa mostra le miglia per gallone che una macchina a benzina dovrebbe riuscire a coprire per eguagliare le prestazioni ambientali di un BEV in ogni singola area della rete elettrica statunitense.

mappa consumi stati USA per eguagliare le auto pulite

Union of Concerned Scientists

Il risultato minimo che un’auto a benzina dovrebbe conseguire è di  35 mpg (circa 15 km/L), ed è proprio nel centro degli USA (dove la rete è più “sporca”). Ciò significa che, se si vive lì e si desidera avere un’auto convenzionale pulita quanto un’auto elettrica, occorre possedere una Scion iA oppure una Honda Fit: vetture piccole (e tra l’altro con scarso appeal nel mercato “yankee”) che resteranno più “green” delle elettriche soltanto per qualche annetto ancora.

L’elettrico è il futuro!

Il significato più profondo di questo studio è che l’elettrico rappresenta il futuro. Sta diventando sempre più pulito, mentre la ricerca di combustibili liquidi alternativi continua ad essere zoppicante e lenta (o peggio, come nel caso di Volkswagen con il suo “diesel pulito”, orientata in direzione opposta).

La rapida elettrificazione del parco macchine non consentirebbe soltanto di ridurre notevolmente le emissioni di anidride carbonica nel settore trasporti, potrebbe anche costituire una nuova ed enorme riserva di energia per la gestione intelligente della domanda e dell’offerta di elettricità, nonché favorire la crescita delle energie rinnovabili quali l’eolico e il solare.

Questo discorso si potrebbe estendere, anche se in scala un po’ più ridotta, anche in altri ambiti che fanno largo uso di combustibili liquidi: come ad esempio il condizionamento dell’aria, il trasporto pesante e le applicazioni industriali ad alta temperatura. L’elettrificazione potrebbe vincere sfide importanti in tutti questi settori, ma se l’obiettivo è quello di avvicinarsi ad una società a zero emissioni, forse è meglio scommettere sulle batterie piuttosto che sui biocarburanti. Non credete?

Per concludere, se siete stanchi di tutte queste parole, ecco un video che riassume il nocciolo dello studio:

 

Se, invece, intendete approfondire i dettagli di questo studio, questo è il link al Rapporto completo della Union of Concerned Scientists.

 

Grazie per l’attenzione e alla prossima,

Team GAA

 

Redazione

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