Prius quarta generazione: un’ibrida ancora più “green”
Prius IV – ibrida ancora più efficiente e pulita
La quarta generazione della Toyota Prius spicca per un design ancora più aggressivo e anticonvenzionale (non che la versione precedente non lo fosse già abbastanza…). “Avevo il compito di cambiare la Prius in modo significativo” – spiega Koji Toyoshima, chief engineer del progetto – “per fare in modo che guadagnasse in termini di appeal e di piacevolezza di guida, pur restando fedele al suo DNA ecologico”.
Lo stile è molto vicino a quello della Mirai, l’innovativa auto con celle di combustibile alimentata ad idrogeno. Questo è l’articolo che abbiamo dedicato il mese scorso ai programmi di sviluppo della casa giapponese affidati proprio alla “Futuro”: L’auto a idrogeno: ecco il piano di crescita previsto da Toyota.
Ma torniamo a parlare della nuova Prius, che sarà in vendita in Italia a partire da marzo 2016.
Grazie all’adozione della nuova piattaforma globale Toyota denominata TNGA (Toyota New Global Architecture), la vettura ha un assetto più rigido (per la precisione il telaio è più rigido del 60%) e un baricentro più basso (anche in virtù del posizionamento più vicino al suolo del motore elettrico). Queste caratteristiche si traducono in un’esperienza di guida più precisa e gradevole, anche grazie alle nuove sospensioni posteriori a doppio braccio oscillante (in luogo del più semplice ponte torcente).
Per quanto riguarda le dimensioni, la nuova Prius perde 2 centimetri in altezza rispetto al modello precedente (ora pari a soli 147 cm); mentre (a parità di passo), ne guadagna 6 in lunghezza (454 cm) e 1,5 in larghezza (ora 176 cm). Aumenta anche lo spazio a disposizione per i bagagli, 26 litri in più che portano a un totale di 502.
Il sistema ibrido, seppur affinato, rimane lo stesso: motore 1,8 a benzina a ciclo Atkinsons*, che lavorando in combinazione con quello elettrico, è in grado di erogare circa 140 CV.
Da Wikipedia:
Il motore a ciclo Atkinson* è un tipo di motore alternativo a combustione interna inventato da James Atkinson nel 1882. Esso è praticamente un comune motore a ciclo Otto, ma con un manovellismo dell’albero motore modificato in modo da bilanciare una diminuzione di potenza con un’efficienza maggiore. L’obiettivo era di competere col ciclo Otto senza violarne alcun brevetto.
L’accumulatore è sempre del tipo nichel-metallo idruro, ma più piccolo e leggero di quello del modello che si appresta ad andare in pensione. Per la versione ibrida plug-in, che uscirà successivamente, dovrebbe essere possibile optare anche per una batteria agli ioni di litio, ancor più leggera e prestazionale (e con possibilità di ricarica wireless).
Secondo la casa, questa nuova edizione della Prius è più efficiente: si parla di consumi ed emissioni inquinanti ridotti del 18%.
Il fatto che i motori derivino da quelli attuali conferma la validità del modello in via di sostituzione. Per quanto concerne, invece, il pacchetto sicurezza, le differenze tra le due generazioni si fanno più marcate: oltre alle dotazioni di base, il Toyota Safety Sense offre il sistema anti-collisione con riconoscimento della presenza di pedoni, il cruise control adattivo con radar, l’avviso di superamento della corsia, gli abbaglianti automatici e il dispositivo per la lettura della segnaletica (che riproduce sul cruscotto alcuni segnali stradali, come quelli relativi ai limiti di velocità).
Il prezzo della nuova Prius? A partire da circa 28.000 euro. A dire la verità abbastanza elevato! Ma se anche per questo nuovo modello dovessimo riuscire ad ottenere sconti intorno al 20% non si tratterà comunque di uno scoglio insuperabile… Non credete?!
Questo è il link alla sezione dedicata alla Prius 2016 presente sul sito ufficiale del costruttore.
Grazie per l’attenzione e alla prossima!
Team GAA
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