Le auto elettriche del futuro si ricaricheranno su strada
La tecnologia al riguardo impiegherà 15 o 20 anni per essere implementata correttamente, ma potrebbe sancire il decollo definitivo degli EV…
È ormai chiaro: le auto elettriche sono il futuro. Nella recente edizione del Motor Show di Francoforte le più importanti case automobilistiche, come Audi e Porsche, hanno presentato importanti innovazioni e tanta voglia di investire nel settore dell’elettrico. Non sono mancate le aziende più “piccole” come Tesla e Thunder Power. Dal Motor Show il messaggio è chiaro: il mercato dei veicoli elettrici sarà un settore stimolante e innovativo in cui investire. Al centro di tanta innovazione la parola chiave che ha caratterizzato il tema EV è la durata della batteria.
Le auto elettriche ci danno libertà e zero emissioni dal tubo di scarico, ma la loro fonte di energia principale – la batteria – è anche il loro punto debole.
Alimentate da batterie agli ioni di litio – proprio come la maggior parte dei computer portatili, cellulari e fotocamere – le auto elettriche hanno una autonomia limitata rispetto alle auto convenzionali, e non possono camminare a lungo senza bisogno di una ricarica. L’impiego delle batterie al litio e le stazioni di ricarica ancora poche e distanti tra loro, fanno sì che la durata è un punto cruciale per la diffusione dei veicoli elettrici. Tuttavia, Qualcomm (società statunitense di ricerca e sviluppo nel campo delle telecomunicazioni senza fili) pensa di avere una soluzione. Invece di aumentare le dimensioni della batteria, essa ritiene che si dovrebbero ridurre.
» Il dilemma della batteria
Se da un lato la batteria garantisce emissioni zero per un EV, da un altro fronte costituisce il suo punto debole. “È pesante e lenta da caricare, influenzando la dinamica del veicolo. L’atto di ricarica è di per sé così ripetitivo – che si verificano una, due o tre volte al giorno – causando un impedimento alla diffusione dei veicoli. ” sostiene Anthony Thomson, vice presidente del business development e marketing per Qualcomm Halo, in un’intervista ad Alphr. “Quindi utilizzare una batteria più grande, rendendo più costosa, più pesante e più lenta la fase di ricarica, sembra un po’ sciocco.”
Invece, Thomson vede un futuro con la ricarica che avviene a piccole e frequenti riprese, nelle postazioni di sosta usate comunemente durante il giorno. Se i punti di ricarica fossero disponibili in luoghi come supermercati, negozi e posti di lavoro, gli utenti potrebbero caricare le loro auto senza la necessità di uscire dal contesto in cui si trovano ed evitare di soffrire di ansia da ricarica per la durata della batteria. In più, l’auto per poter essere guidata non avrebbe più bisogno di una batteria grande e ingombrante con tutti gli inconvenienti che porta.
» Le auto elettriche si ricaricheranno durante gli spostamenti
“La prospettiva è avere un veicolo con una piccola batteria che ha, in effetti, una durata illimitata“, ha aggiunto Thomson. Tuttavia, questo è solo il primo passo. In futuro, le auto potrebbero essere in grado di accumulare energia durante gli spostamenti, in modo simile ai tram. Oltre a dare alle auto elettriche una durata pressoché infinita, questo renderebbe la batteria niente più che un buffer di sicurezza – non la fonte di alimentazione sbagliata che rappresenta attualmente.
» Come sarà realizzata la ricarica in movimento?
Per ricaricare in movimento, Qualcomm ha dovuto adattare Qualcomm Halo, la sua tecnologia di ricarica wireless. Già distribuita in Formula E BMW i8 Safety Car, la tecnologia Halo permette la ricarica senza fili – a un tasso di 7.2kW. Questo è sufficiente per caricare la BMW in meno di un’ora.
Tuttavia, la tecnologia di BMW i8 funziona solo quando la vettura è ferma, e sono molteplici gli obiettivi riguardanti l’adeguamento ai veicoli in movimento. Finora, Qualcomm considera due tipologie di ricarica distinte. La modalità semi-dinamica si riferisce alle ricariche nelle corsie in cui ci si muove più lentamente, tipo quelle dei tassisti, la dinamica invece, si riferisce alla ricarica sulle strade ad alta velocità. “Siamo dotati di veicoli che si muovono automaticamente in fabbrica e che si autoalimentano. La maggior parte di questi veicoli camminano a passo d’uomo, quindi la sfida è quella di scalare a velocità maggiori, cercando di abbattere anche i costi” afferma Thomson. “Stiamo lavorando duramente su questo.”
» Prepararsi per il futuro
La tecnologia è già in fase di sperimentazione attraverso alcuni grandi progetti finanziati dai governi, ciascuno con l’obiettivo di affrontare le nuove sfide dell’elettrizzazione dei veicoli sulle nostre strade. In primo luogo, un progetto finanziato dall’UE denominato Fabric che ha come obiettivo far decollare la ricarica wireless durante un percorso a velocità autostradali.
Quanto si dovrà apettare prima di vedere il ricaricamento wireless dei veicoli elettrici sulle nostre strade? “Per noi, si tratta di un piano di 15-20 anni prima che il tutto sia correttamente implementato”, dice Thomson – ma questo non significa che non si potrà vedere l’utilizzo di questa tecnologia in via sperimentale in piccole distribuzioni.
E voi cosa ne pensate?
Alla prossima,
Team GAA
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