General Motors disposta a perdere 9 mila dollari per ogni Bolt EV
General Motors disposta a perdere 9 mila dollari per ogni Bolt EV, pur di affermarsi come prossimo leader nel settore delle auto elettriche.
General Motors e la Bolt EV. Con i primi esemplari in arrivo presso le concessionarie americane in queste ultime settimane dell’anno, la Chevrolet Bolt EV potrebbe “ridisegnare” il panorama delle vetture a zero emissioni.
Ricordiamo che questa vettura può vantare una valutazione dell’autonomia con singola ricarica da parte dell’EPA di ben 238 miglia (ovvero 383 km), in un segmento in cui soltanto le auto con marchio Tesla sono riuscite in precedenza ad ottenere una valutazione del range superiore alle 200 miglia (320 km).
NON PERDETE:
“Chevy Bolt EV: la prima macchina elettrica normale con 400 km di autonomia”.
» General Motors – Perdita secca su Bolt EV
La Chevrolet Bolt EV ha un prezzo base in USA di 37.495 dollari (circa 35.500 euro), all’incirca la metà del prezzo della Tesla più economica; quindi la Bolt EV è molto più conveniente rispetto agli attuali modelli di auto elettriche proposti dal Costruttore della Silicon Valley.
Il prezzo contenuto e l’autonomia elevata potrebbero aiutare General Motors a vendere un sacco di Bolt EV; ma, secondo un recente rapporto, l’azienda perderà del denaro su ogni esemplare venduto.
Infatti, secondo Bloomberg, General Motors rischia di perdere fino a 9.000 dollari (circa 8.500 euro) per ogni Bolt EV venduta.
La notizia cita un’anonima persona “bene informata sulla questione” e aggiunge che un portavoce di General Motors ha rifiutato di rilasciare commenti sul (non) guadagno atteso da questa auto elettrica.
Sulla base di conversazioni informali con persone coinvolte nel Programma della Bolt EV, anche Electrek ha previsto che GM perderà oltre 9.000 dollari per ogni vettura piazzata.
Anche se queste notizie non hanno il crisma dell’ufficialità, è ovvio che GM abbia ottimi motivi per vendere inizialmente la sua Bolt EV in perdita.
Il motivo di fondo potrebbe risiedere nel desiderio di dominare a breve il mercato delle auto plug-in a cominciare dalla California, ove quasi la metà delle nuove vetture in circolazione sono o totalmente elettriche o ibride ricaricabili.
La California, oltre ad essere il più grande mercato statunitense per le auto elettriche, ha anche una normativa in fatto di auto a zero emissioni che impone ai costruttori, che detengono determinati volumi di vendita, di offrire un numero crescente di vetture di questo tipo.
In seguito al superamento di questi requisiti, le case automobilistiche accumulano crediti che possono anche essere rivenduti ad altre case generando profitto.
Questo è ciò che ha fatto Tesla nel corso degli ultimi anni e che GM potrebbe avere in programma di replicare con la sua Bolt EV.
Ricavarsi ora una ruolo predominante nel settore delle auto elettriche “a lungo raggio” consentirebbe a GM di collocarsi in una posizione di vantaggio rispetto a tutti gli altri, dal momento che le auto plug-in rappresenteranno una fetta sempre più consistente nel mix dei prodotti offerti da tutti i costruttori di automobili.
» General Motors – Bolt EV come Prius?
Si tratta di una strategia che alla fine ha funzionato molto bene per Toyota con le auto ibride.
E’ noto che Toyota ha perso diversi miliardi di dollari per la prima generazione della Prius, quella prodotta dal 1997 al 2003.
L’azienda giapponese ha dichiarato che ha iniziato a guadagnare sulle vendite solo più tardi, durante il ciclo di produzione della seconda generazione della Prius (2004 – 2009).
Sebbene Toyota ci abbia inizialmente rimesso del denaro, essa ora controlla circa la metà del mercato mondiale dell’ibrido; e la sua immagine “green” si è affermata dappertutto grazie alle sue vetture ibride, anche tra coloro che non hanno intenzione di acquistarne una.
Con oltre 20 anni di esperienza nella progettazione e produzione di auto elettriche, General Motors ha un forte interesse a rivendicare una sua quota rilevante nel mercato delle vetture elettriche di massa, anche per ottenere un vantaggio iniziale rispetto a Tesla Motors che si appresta a lanciare sul mercato la sua prima auto elettrica abbordabile, ovvero la Model 3.
Tesla afferma che la Model 3 andrà in produzione l’anno prossimo, con un prezzo d’attacco di 35.000 dollari (33.100 euro) ed un’autonomia di 200 miglia (320 km) o poco più, e che le prime consegne avverranno non prima di un anno a partire da ora, dunque verso la fine del 2017.
LEGGETE ANCHE:
“Tesla Model 3”.
Pertanto General Motors ha circa un anno di tempo per affermarsi come la Casa che offre il miglior prodotto nel segmento delle auto elettriche “a lungo raggio”.
Soltanto il tempo potrà dire se la Bolt EV rappresenterà per General Motors e le auto elettriche quel che è stata la Prius per Toyota e le auto ibride.
[Articolo tratto da GreenCarReports.com]
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