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- 8 Aprile 2016 alle 18:07 #12702
Da felice possessore della BMW i3 REX posso dire che la casa bavarese è stata capace di dimostrare che si può costruire un’auto elettrica e non limitarsi ad elettrificare modelli già esistenti (Mercedes classe B, Golf, Up, Smart) oppure costruire auto elettriche come se fosse auto con motori a combustione interna (Nissan Leaf e Renault Zoe) pagando in tutti questi casi un pesante dazio in termini di peso.
La BMW i3 ha dimensioni “umane” ossia solo 4,00 metri di lunghezza (quindi molto meno della Leaf con i suoi 4,45 e anche della piccola Renault Zoe che comunque è lunga 4,08) pur avendo un’abitabilità eccellente per quattro persone,.
Ma come anticipavo prima è il peso che fa la differenza, infatti la BMW i3 pesa 1270 Kg (oppure 1390 Kg nella versione con il REX) mentre la Renault Zoe pesa 1468 Kg e la nuova Nissan Leaf “30” arriva a 1475 Kg.
Chiaramente BMW progettando un’auto con il preciso intento di fare il possibile perché fosse leggera, sicura e performante ha fatto scelte tecniche ardite scegliendo di dotare la i3 di un telaio/pianale indipendente in alluminio che contiene le batterie ed alloggia posteriormente il motore elettrico e l’eventuale REX e su cui poggia (anzi è incollata) ed una struttura in carbonio (una vera e propria cellula di sopravvivenza) che costituisce l’abitacolo.
Poi non ha tradito il suo dna “sportivo” ed ha corredato la sua “piccolina” di un motore da 125 Kw/h ossia 170 CV.
Chi prova la i3 resta stabilito dalle sue doti dinamiche, sia in termini di accelerazione, sia di ripresa, nonostante anche le auto concorrenti siano comunque molto più dinamiche delle normali auto a combustione interna.
Ieri ero alla tappa bolognese dell’eletrictour organizzato da QUATTRORUOTE ed ho percepito i commenti entusiastici di chi aveva provato varie auto, tra cui anche la Nissan Leaf, e poi provava per ultima la BMW i3.
L’accelerazione della BMW i3 mette spesso in imbarazzo gli automobilisti possessori di sportive più o meno blasonate, ma lo fa sempre con estrema silenziosità e compostezza, grazie anche all’elevata tenuta di strada garantita dal baricentro basso e dall’equilibrata distribuzione dei pesi.
Dopo aver percorso quasi 35.000 km, in meno di due anni, posso anche dire che la i3 ha anche consumi molto bassi, a meno che non si decida di dare spazio “alla cavalleria” troppo spesso.
E, infine, il suo prezzo, a mio parere, non è neppure elevato, sempre rispetto alla concorrenza, considerando gli elevati contenuti tecnici, il livello di prestazioni e di finitura.
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