Scusatemi, ma essendo nuovo non ho ancora ben chiaro dove scrivere per segnalare certe cose.

Guardando la scheda tecnica della Leaf ho visto che c’è scritto che il cambio è manuale.

Per tutti noi che la conosciamo è chiaramente una svista, ma per quelli che invece non hanno ancora tante informazioni sui vari modelli credo sia penalizzante se non addirittura fuorviante perché pensare ad un’auto elettrica dove è possibile cambiare è un non senso, ma per chi non le conosce potrebbe essere considerato quasi “rassicurante” che la Leaf abbia il cambio come una normale auto benzina o a gasolio.

Io mi rendo conto che spesso devo fare i conti con gli automobilisti “termici” che decidono di parcheggiare la loro auto nei posti riservati alla ricarica impedendo così a chi ne ha necessità di poter ricaricare la sua auto.

Un’altra cosa che mi è capitata (una volta sola per fortuna) è stata quella di scoprire che un automobilista con auto elettrica aveva parcheggiato la sua auto nel parcheggio per le auto elettriche, ma solo perché non aveva trovato un altro posto (in pratica non stava ricaricando!)

Se come speriamo tutti anche in Italia aumenteranno le auto elettriche occorrerà che tutti rispettino le regole, altrimenti diventerà “dura” per chi, essendo stato tra i primi, si ritroverà con tanti “concorrenti” che vogliono fare la stessa cosa: ricaricare l’auto ad una colonnina.

La BMW i3 ha dimensioni “umane” ossia solo 4,00 metri di lunghezza (quindi molto meno della Leaf con i suoi 4,45 e anche della piccola Renault Zoe che comunque è lunga 4,08) pur avendo un’abitabilità eccellente per quattro persone,.

Ma come anticipavo prima è il peso che fa la differenza, infatti la BMW i3 pesa 1270 Kg (oppure 1390 Kg nella versione con il REX) mentre la Renault Zoe pesa 1468 Kg e la nuova Nissan Leaf “30” arriva a 1475 Kg.

Chiaramente BMW progettando un’auto con il preciso intento di fare il possibile perché fosse leggera, sicura e performante ha fatto scelte tecniche ardite scegliendo di dotare la i3 di un telaio/pianale indipendente in alluminio che contiene le batterie ed alloggia posteriormente il motore elettrico e l’eventuale REX e su cui poggia (anzi è incollata) ed una struttura in carbonio (una vera e propria cellula di sopravvivenza) che costituisce l’abitacolo.

Poi non ha tradito il suo dna “sportivo” ed ha corredato la sua “piccolina” di un motore da 125 Kw/h ossia 170 CV.

Chi prova la i3 resta stabilito dalle sue doti dinamiche, sia in termini di accelerazione, sia di ripresa, nonostante anche le auto concorrenti siano comunque molto più dinamiche delle normali auto a combustione interna.

Ieri ero alla tappa bolognese dell’eletrictour organizzato da QUATTRORUOTE ed ho percepito i commenti entusiastici di chi aveva provato varie auto, tra cui anche la Nissan Leaf, e poi provava per ultima la BMW i3.

L’accelerazione della BMW i3 mette spesso in imbarazzo gli automobilisti possessori di sportive più o meno blasonate, ma lo fa sempre con estrema silenziosità e compostezza, grazie anche all’elevata tenuta di strada garantita dal baricentro basso e dall’equilibrata distribuzione dei pesi.

Dopo aver percorso quasi 35.000 km, in meno di due anni, posso anche dire che la i3 ha anche consumi molto bassi, a meno che non si decida di dare spazio “alla cavalleria” troppo spesso.

E, infine, il suo prezzo, a mio parere, non è neppure elevato, sempre rispetto alla concorrenza, considerando gli elevati contenuti tecnici, il livello di prestazioni e di finitura.

vorrei avere qualche vostra opinione sulla facilità di ricaricare la Vostra auto nelle situazioni di tutti i giorni: viaggi in città, fuori città, viaggi per lavoro.
E anche qualche Vostra idea su cosa servirebbe per rendere la questione della ricarica auto più semplice ed accessibile anche per chi vive in condominio.

Sto pensando ad unire le forze dei conducenti elettrici della mia zona (Varese) per rendere la mobilità elettrica più accessibile: sia per noi che per chi non prende ancora in considerazione il passaggio all’elettrico per via delle solite paure legate all’autonomia ed alla facilità di ricarica.

Grazie!

Grazie in anticipo!

• ColonnineElettriche.it: come si può leggere nella loro sezione “Chi Siamo”…
  “Colonnine Elettriche è un sito internet creato da Andrea Verlicchi per amore dell’ambiente e dell’informazione libera. Grazie a questo sito, da gennaio 2010 oltre 5.000 persone (a novembre 2010) hanno trovato la colonnina elettrica più vicina a loro, cominciando ad informarsi sulla diffusione di questo fenomeno, sulla possibilità si muoversi in maniera più ecosostenibile, risparmiando denaro e risparmiando al mondo tonnellate di CO2 ed altri gas nocivi per l’ambiente, quindi anche per la salute dell’uomo.”
  Ad oggi sono censite 651 colonnine elettriche di ricarica presenti in Italia su 75 province fornite.

• Enel Drive: sono riportate tutte le stazioni di ricarica del Gruppo Enel presenti sul territorio nazionale (ad oggi circa 470), con la possibilità di cercare anche solo le stazioni che si trovano vicino alla località di interesse. Cosa interessante è che viene mostrata anche l’accessibilità in tempo reale: ovvero se una colonnina è Disponibile, Occupata, In manutenzione oppure se Pianificata. Vengono inoltre riportati – nella loro Dashboard – i dati relativi a Numero totale delle ricariche effettuate, Numero totale di kWh erogati, e Numero totale di Kg di CO2 risparmiati.

• GoElectricStations.it: basta digitare l’indirizzo in cui ci si trova, per ottenere le 10 colonnine elettriche più vicine, Pubbliche, Private e Plug Share. Come indicato sul sito:
  “Cerca le colonnine elettriche dei maggiori gestori italiani e del mondo. Inserisci l’indirizzo e conosci la disponibilità, la distanza, il tempo per raggiungere la colonnina, i connettori di ricarica e altre informazioni utili.”

• Nissan.it: non potevano ovviamente tralasciare la mappa delle colonnine di ricarica Nissan. Come da loro dichiarato:
  “Ovunque tu sia, oggi puoi usare la mappa interattiva dedicata per trovare i punti di ricarica più vicini per la tua Nissan LEAF. Puoi anche programmare in anticipo i percorsi da seguire in funzione delle colonnine di ricarica disponibili o trovarle durante la marcia se l’autonomia di cui disponi non è sufficiente per raggiungere la destinazione.”

Speriamo di aver fornito informazioni utili.

Vi ringrazio anticipatamente per il prezioso aiuto!

Infatti nei mesi di gennaio e febbraio 2015, ne sono state immatricolate ben 118 unità. Seguono la Nissan LEAF (con 36 unità) e la Smart FORTWO (30 unità).

I punti di forza della ZOE sono (a nostro avviso):

• estetica gradevole: berlina della forme tradizionali, che non ostenta il suo essere una vettura elettrica con effetti speciali
• spazio a bordo ampio
• prezzo “abbordabile”
• piacevolezza di guida, confort e sicurezza
• autonomia discreta, nelle diverse tipologie di utilizzo

C’è qualcosa, secondo voi, che abbiamo tralasciato?

E voi? Cosa ne pensate?

Il risparmio economico più evidente si ha sui costi di rifornimento che possono ridursi fino ad un 50% annuo. Il risparmio aumenta ulteriormente considerando che per i primi 5 anni i possessori di veicoli elettrici sono esenti dal pagamento del bollo (con una riduzione del 75% dal sesto anno in poi) e che mediamente i costi assicurativi (RC) sono più bassi rispetto a quelli dell’auto tradizionale.
Anche i costi di manutenzione ordinaria di un veicolo elettrico sono molto ridotti rispetto a quelli di un auto tradizionale, poiché non sono presenti tutti quegli elementi meccanici, come per esempio filtro olio, filtro aria, cambio, soggetti ad usura tipici di un motore a combustione interna.

Un altro vantaggio non trascurabile è quello di usufruire gratuitamente dei parcheggi pubblici a pagamento (strisce blu) in molti comuni italiani.

Dal punto di vista ambientale invece, guidando un veicolo elettrico, si azzerano completamente sia le emissioni locali di CO2 sia l’inquinamento acustico, poiché il motore elettrico è molto silenzioso.
Dal punto di vista della mobilità si hanno molti vantaggi pratici come la possibilità di circolare anche nei periodi di limitazione del traffico e di accedere senza limiti alle ZTL di molte città italiane.
Per non parlare infine delle piacevoli sensazioni di guida. L’auto elettrica infatti sviluppa la potenza massima quasi istantaneamente in fase di avvio.