La rivoluzione pulita dell’energia e dei trasporti
La dirompente “Rivoluzione Pulita” dell’Energia e dei Trasporti secondo il Professor Tony Seba.
La “rivoluzione pulita” è partita!
Entro il 2030, il mondo come lo conosciamo oggi sarà trasformato per sempre. L’età del petrolio, del gas, del carbone e del nucleare sarà del tutto finita. Una nuova era di ENERGIA PULITA e AUTOMOBILI INTELLIGENTI travolgerà del tutto, profondamente e permanentemente un’infrastruttura industriale dipendente dai combustibili fossili in un modo che nemmeno i più idealistici fautori dell’energia verde avrebbero mai immaginato.
Queste non sono fiabesche elucubrazioni di un qualche hippy; si tratta del sorprendente verdetto di Tony Seba, docente di business presso l’università di Stanford e imprenditore della Silicon Valley.
Seba ha cominciato la propria carriera presso Cisco Systems nel 1993, dove ha previsto la rivoluzione della telecomunicazione mobile portata da internet quando la maggior parte degli esperti di telecomunicazioni sostenevano l’impossibilità di creare una rete che coprisse l’estensione degli Stati Uniti, figuriamoci il mondo. Adesso prevede il crollo “inevitabile” dell’infrastruttura basata sul combustibile fossile.
La tesi di Seba, delineata in modo più dettagliato nel suo libro “Clean Disruption of Energy and Transportation” sostiene che entro il 2030 “l’era industriale dell’energia e dei trasporti sarà finita,” travolta da “tecnologie in sviluppo esponenziale come veicoli ad energia elettrica e solare e automobili senza conducente”.
Rivoluzione pulita – Il 2030 l’anno della svolta
Il Professor Seba fa notare che:
L’era industriale dell’energia e dei trasporti sarà superata entro il 2030. Forse prima. I miglioramenti esponenziali di tecnologie quali il solare, i veicoli elettrici e le automobili a guida autonoma si ripercuoteranno e spazzeranno via le industrie dell’energia e dei trasporti così come le conosciamo.
L’Età della Pietra non finì perché esaurimmo le rocce; si è conclusa perché una tecnologia dirompente inaugurò l’Età del Bronzo. L’era delle fonti di energia centralizzate, comandate e controllate, basate sull’estrazione delle risorse (petrolio, gas, carbone e nucleare) non finirà perché siamo a corto di petrolio, gas naturale, carbone o uranio; si concluderà perché queste fonti di energia, i modelli di business che impiegano e i prodotti che li sostengono saranno spazzati via da tecnologie, architetture di prodotto e modelli di business superiori.
Lo stesso ecosistema della Silicon Valley, che ha creato tecnologie basate su bit che hanno travolto le industrie basate sull’atomo, sta ora creando tecnologie basate su bit ed elettroni che travolgeranno le industrie energetiche basate sull’atomo.
Si tratta di una rivoluzione basata sulla tecnologia che ricorda come i telefoni cellulari, Internet e i PC abbiano spazzato via industrie come la telefonia fissa, l’editoria e i computer mainframe. Proprio come quelle rivoluzioni tecnologiche hanno rovesciato l’architettura dell’informazione e condotto a forme di comunicazione abbondanti, a buon mercato e partecipative, la rivoluzione pulita farà capovolgere l’attuale architettura dell’energia e porterà a forme di energia abbondanti, a buon mercato e partecipative.
Proprio come i precedenti cambiamenti tecnologici, anche la rivoluzione pulita è inevitabile e sarà rapida. L’era industriale dell’energia e dei trasporti sta già cedendo il passo ad un’era dell’energia e dei trasporti basata sulla tecnologia dell’informazione e sulla conoscenza.
Rivoluzione pulita – I “punti chiave”
Secondo le proiezioni sulla Clean Disruption / Rivoluzione Pulita (basate sulle curve dei costi tecnologici, sull’innovazione dei modelli di business e dei prodotti) entro il 2030:
- Tutte le nuove energie saranno fornite dal solare e dall’eolico.
- Tutti i nuovi veicoli di massa saranno elettrici.
- Tutti i veicoli elettrici saranno a guida autonoma o semi-autonoma.
- Il mercato dell’automobile si ridurrà dell’80%.
- La benzina sarà obsoleta. Il nucleare è già obsoleto. Il gas naturale e il carbone diverranno obsoleti.
- Fino all’80% delle autostrade non sarà necessario.
- Fino all’80% dei parcheggi non sarà necessario.
- Il concetto di proprietà individuale dell’autovettura sarà obsoleto.
- L’industria delle assicurazioni auto sarà travolta. L’industria dei taxi sarà obsoleta.
Per rendere l’idea della forza dirompente dei cambiamenti in atto, Tony Seba cita – in particolare – tre esempi:
Rivoluzione pulita – 1) L’avvento delle automobili
Entro il 2030, secondo le sue previsioni, “le auto a benzina saranno l’equivalente del XXI secolo delle carrozze a cavalli.”
Ci sono voluti solo 13 anni perché la società compisse la transizione dalla totale dipendenza dalle carrozze trainate da cavalli a strade brulicanti di automobili primitive.
Ecco due foto in bianco e nero che ritraggono la Quinta Strada (Fifth Avenue), famosa arteria di New York al centro del borough di Manhattan, nel 1900 e nel 1913.
Rivoluzione pulita – 2) La caduta del colosso Kodak
“Quello che gli scettici non capiscono è che, quando il tracollo avviene è una cosa rapida, che può completarsi in due decenni o addirittura in due anni” afferma Seba.
“Basta chiedere a chiunque abbia lavorato in una qualunque azienda del settore fotografico, telegrafico o delle macchine da scrivere”.
La Kodak, che nei primi anni del 2000 era un gigante nel settore della fotografia, nel 2012 ha presentato istanza di fallimento, travolta dalla rivoluzione della fotografia digitale che ha spazzato via la pellicola.
Rivoluzione pulita – 3) La rivoluzione dei telefoni cellulari
L’istituto di ricerca McKinsey & Co., incaricato nel 1995 di un analisi di mercato sulla eventuale diffusione dei telefoni cellulari nel 2000, aveva valutato un potenziale di 900.000 clienti. Il gigante americano delle telecomunicazioni AT&T aveva quindi deciso che per meno di 1 milione di utenti non valeva la pena investire.
Peccato per lei che poi il mercato ha superato i 109 milioni di utenti!
Rivoluzione Pulita – La diffusione dei veicoli elettrici (EV)
La fine dei motori a combustione interna è inevitabile. In base alle previsioni di Seba, a breve prenderà il via una massiccia migrazione dai motori a benzina e diesel, migrazione che andrà rapidamente acquisendo sempre maggiore importanza fino ad arrivare ad un mercato interamente dominato dai veicoli elettrici (EV) entro il 2030.
Non solo le nostre auto saranno elettriche, prevede Seba, ma – con i rapidi sviluppi nelle tecnologie di auto-guida – gli EV del futuro saranno anche autonomi. Il “passaggio di consegne” sta avvenendo sia grazie alle forti riduzioni dei costo nella tecnologia informatica, sia perché gli EV hanno costi di manutenzione e di carburante del 90% inferiore rispetto alle vetture convenzionali.
Il principale ostacolo alla diffusione su grande scala dei veicoli elettrici rimane il costo della batteria, costo che tuttavia è destinato a crollare drasticamente nel prossimo decennio. Seba stima che entro il 2024-25 il prezzo della batteria scenderà a 100 dollari per kWh; a questo punto, i veicoli elettrici diverranno molto più economici di quelli a benzina.
Cosa pensate che potrà accadere ai costruttori di automobili che non saranno veloci a cogliere le opportunità offerte dal vento del cambiamento?
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