La strategia europea per la mobilità a basse emissioni
La strategia europea per la mobilità a basse emissioni vuole stimolare l’impiego delle nuove tecnologie digitali e l’elettrificazione
Il 20 luglio 2016, la Commissione Europea ha pubblicato un documento che illustra una nuova strategia europea per la mobilità a basse emissioni, la quale stabilisce le linee guida che gli Stati Membri dovranno mettere in atto in un futuro molto prossimo.
La legislazione UE attualmente considera i veicoli a basse emissioni quelli con emissioni allo scarico inferiori a 50 g/km. Ciò include alcuni modelli ibridi plug-in, le auto elettriche e i veicoli a celle a combustibile a idrogeno. Gli ultimi due esempi rappresentano anche i veicoli a emissioni zero. La strategia europea per la mobilità a basse emissioni farà da cornice alle iniziative che la Commissione ha in programma nei prossimi anni, e indica le aree di applicazione. Essa mostra anche come le iniziative in campi correlati sono legati e in che modo le sinergie possono essere raggiunte. Parallelamente a questa strategia, la Commissione vuole lanciare una consultazione pubblica sull’approccio verso la riduzione delle emissioni relative al trasporto su strada: auto, furgoni, camion, autobus e pullman.
I punti principali della strategia europea per la mobilità a basse emissioni sono:
- Aumentare l’efficienza del sistema di trasporto, impiegando la maggior parte delle tecnologie digitali, lo smart pricing e incoraggiando ulteriormente il passaggio a metodi di trasporto a basse emissioni.
- Accelerare la diffusione di energia alternativa a basse emissioni per il trasporto, come i biocarburanti avanzati, elettricità rinnovabile e combustibili sintetici rinnovabili e rimuovere gli ostacoli alla elettrificazione dei trasporti.
- Verso i veicoli a emissioni zero. Mentre saranno necessari ulteriori miglioramenti al motore a combustione interna, l’Europa ha bisogno di accelerare la transizione verso i veicoli a basse e a zero emissioni.
» Le tecnologie digitali
Le tecnologie digitali, in particolare i sistemi di trasporto intelligenti (C-ITS), hanno un enorme potenziale per migliorare la sicurezza stradale, nonché l’efficienza e l’attrattiva del trasporto. La Commissione sta preparando un piano per stimolare l’uso di tali tecnologie dirette alla comunicazione e ai collegamenti tra veicoli e tra veicoli e infrastrutture.
L’UE sta inoltre lavorando per migliorare i pedaggi stradali, per renderli più equi e più efficienti soprattutto a favore di chi utilizza i veicoli a basse emissioni. Infine essa intende adottare ulteriori misure per promuovere i collegamenti tra i diversi metodi di trasporto, contribuendo a creare catene logistiche senza soluzione di continuità.
» La promozione dell’utilizzo di energia a basse emissioni nei trasporti nell’UE
I trasporti dipendono ancora dal petrolio per circa il 94% del loro fabbisogno energetico. Attraverso questa strategia, la Commissione sta studiando il modo per accelerare l’uso di energia alternativa a basse emissioni, come i biocarburanti avanzati, l’elettricità, l’idrogeno e i combustibili sintetici rinnovabili, fornendo forti incentivi ad innovare. Con tali misure la quota di energia a basse emissioni potrebbe aumentare, soddisfacendo circa il 15-17% della domanda di energia per il trasporto entro il 2030 e la sostituzione dei prodotti petroliferi.
La Commissione sta inoltre esaminando le migliori sinergie tra i sistemi energetici e di trasporto, per esempio affrontare le sfide di distribuzione di energia elettrica nelle ore di punta. Ciò renderebbe la ricarica dei veicoli elettrici più facile. In conformità con la direttiva sulle infrastrutture per la produzione di combustibile alternativo, gli Stati Membri saranno tenuti ad applicare le norme comuni, tra cui uno standard comune per la ricarica dei veicoli elettrici e la realizzazione di infrastrutture per i carburanti alternativi. In collaborazione con gli Stati membri e gli organismi europei di standardizzazione, si dovrà lavorare per una migliore interoperabilità e la standardizzazione, in particolare, per la mobilità elettrica. Inoltre, si metterà a punto una metodologia per facilitare il confronto dei prezzi dell’elettricità e degli altri combustibili tradizionali e alternativi.
» I veicoli a emissioni zero
La Commissione ha proposto e ha già messo in atto alcuni miglioramenti importanti su come le emissioni dei veicoli sono misurati e verificati. Questa è una condizione necessaria per garantire che le norme abbiano un impatto e che i consumatori possono fidarsi di esse. La Commissione sta lavorando su standard che si attueranno dopo il 2020 per auto e furgoni. Le emissioni dei motori a combustione convenzionali dovranno essere ulteriormente ridotte dopo il 2020. I veicoli a zero o basse emissioni devono guadagnare quote di mercato significative. La loro distribuzione migliorerà in modo significativo la qualità dell’aria, in particolare nelle città.
Insieme con la presente strategia, sarà lanciata una consultazione pubblica per rivedere l’attuale quadro legislativo per le norme post-2020 relativo ad auto e furgoni. Per sostenere la domanda degli utenti, la Commissione sta lavorando per migliorare le informazioni sui clienti, ad esempio mediante una revisione della direttiva sull’etichettatura delle auto e sugli incentivi agli appalti pubblici, nel quadro di una revisione della Direttiva Veicoli Puliti, un potente strumento per supportare la distribuzione ad esempio degli autobus urbani a emissioni zero.
» Camion, pullman e autobus
La Commissione vuole accelerare i lavori per ridurre le emissioni di anidride carbonica di camion, autobus e pullman. Essi rappresentano attualmente circa un quarto delle emissioni di anidride carbonica del trasporto su strada e la loro quota è destinata ad aumentare. Mentre autocarri, autobus e pullman sono stati oggetto di simili norme sull’inquinamento atmosferico, come auto e furgoni, e sono ora tenuti ad applicarli in condizioni di guida reali, l’Unione europea, riguardo a essi, non ha né standard di efficienza, né un sistema per monitorare le loro emissioni di anidride carbonica.
In altre parti del mondo, come gli Stati Uniti, la Cina, il Giappone e il Canada, sono state già introdotte norme, e alcuni produttori europei sono stati indotti a utilizzare questi schemi. Insieme con la presente strategia, la Commissione vuole lanciare una consultazione pubblica, che si concentra principalmente sul monitoraggio e la comunicazione delle emissioni, ma cerca anche il primo feedback sugli standard.
» L’azione a livello globale
L’UE è impegnata a raggiungere un accordo per ridurre le emissioni del trasporto aereo internazionale attraverso un meccanismo basato sul mercato globale. Questa ed altre misure, come ad esempio lo standard recentemente concordato per i nuovi aeromobili sul diossido di carbonio, hanno lo scopo di garantire la crescita delle emissioni zero nell’ambito del trasporto aereo internazionale, a partire dal 2020.
L’UE rivedrà le proprie misure nazionali alla luce dei risultati della riunione dell’Assemblea Generale Internazionale dell’Aviazione Civile che si terrà il prossimo autunno. L’UE si è anche impegnata a garantire un accordo globale vincolante per la raccolta e la comunicazione delle emissioni di gas serra del trasporto marittimo internazionale.
» Ricerca e innovazione
La Commissione Europea sostiene che le città e le autorità locali sono cruciali per la realizzazione di questa strategia. Sono già in atto incentivi per sostenere veicoli ed energie alternative a basse emissioni, incoraggiando il trasporto pubblico, la mobilità condivisa come bike-sharing, car-sharing e car-pooling, per ridurre la congestione e l’inquinamento.
La strategia integra una più ampia serie di misure volte a sostenere la transizione dell’Europa verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Essa identifica le priorità chiave come ricerca e innovazione orientate verso nuove soluzioni di mobilità a basse emissioni, fornendo chiarezza per le future decisioni di investimento.
Alla prossima,
Team GAA
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