Auto elettriche e l’autonomia giusta…
Secondo alcune Case l’autonomia giusta per le auto elettriche è di 160 chilometri. Sarà vero?
Autonomia giusta. Hyundai è stato il primo Costruttore ad affermare che per le auto elettriche l’efficienza energetica è tanto importante quanto l’autonomia con una singola ricarica.
Ciò in occasione del lancio della Ioniq elettrica, che ha ottenuto dall’EPA una valutazione del range di ben 124 miglia (quasi 200 km).
Ora anche Honda sostiene la stessa tesi, ed ha annunciato che la sua berlina media, la Clarity EV, sarà dotata di una batteria che assicurerà un’autonomia di 80 miglia (scarsi 130 km).
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Statisticamente, un’autonomia che varia da 80 miglia (130 km) a 100 miglia (160 km) è in grado di soddisfare i bisogni quotidiani della stragrande maggioranza degli automobilisti statunitensi, specialmente di coloro che dispongono di più veicoli (la famiglia americana media possiede 2,4 vetture).
Autonomia giusta, è di 160 km?
Ma un’autonomia di circa 100 miglia / 160 chilometri è sufficiente per attirare gli acquirenti?
La risposta di Hyundai e Honda è implicitamente affermativa, dal momento che stanno lanciando sul mercato nuove auto elettriche con autonomia che è prossima a questo valore; così come pure la risposta delle Case che offrono vetture 100% elettriche con range al di sotto dei 200 miglia / 320 chilometri, soglia che invece costituisce per Tesla la base minima dei suoi modelli.
Lo scrittore Bill Howard affronta proprio questo argomento in un suo pezzo pubblicato su ExtremeTech una settimana fa.
Egli fa osservare che Steve Center, vice presidente della divisione sviluppo business ambientale di Honda America, sostiene che gli acquirenti sono “molto razionali”, nel senso che non sentono il bisogno né desiderano portarsi dietro (e ricaricare) una batteria da 300 miglia perché questa richiederebbe tanta elettricità.
Ovviamente non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali sulle specifiche della Honda Clarity EV (i dettagli potrebbero essere svelati al Salone Internazionale dell’Auto di New York il mese prossimo), ma ad oggi l’auto elettrica più efficiente venduta negli Stati Uniti è la Hyundai Ioniq EV, che ha ottenuto una valutazione del consumo su ciclo combinato di 136 MPGe (miglia per l’equivalente di un gallone di benzina), ovvero circa 15,4 kWh / 100 km.
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Sulla base delle discussioni e dei post di centinaia di proprietari di auto elettriche, sembrerebbe che la posizione sulla autonomia “giusta” fissata attorno ai 160 km sia statisticamente valida, soprattutto per gli acquirenti asiatici ed europei.
Autonomia giusta ed acquisti (non) razionali
Tuttavia, questo ragionamento potrebbe ignorare la parte meno razionale di ogni acquisto. Tutti i bravi venditori sanno che ciò di cui il cliente ha realmente bisogno spesso differisce (e di molto…) rispetto a ciò che il cliente in fondo desidera. E i più smaliziati è proprio facendo leva su questa differenza che costruiscono il loro profitto.
A differenza dell’Asia e dell’Europa, una vasta parte degli Stati Uniti non può fare affidamento su un’alternativa di trasporto pubblico affidabile per viaggi lunghi 100 miglia o più. Per questo gli americani si aspettano percorrenze maggiori rispetto agli acquirenti degli altri paesi.
Hyundai afferma che la sua Ioniq elettrica, con autonomia di 200 km, soddisfa le esigenze di mobilità quotidiane del 98% degli automobilisti americani.
Però tenendo conto, però, dei chilometri che si perdono per il freddo, per le elevate velocità e per i tratti di strada sbagliati e/o non pianificati può accadere facilmente che gli automobilisti possano diventare “nervosi” osservando, in basso a sinistra sul cruscotto, una percorrenza residua stimata di soli 30 km quando la giornata volge al termine.
Autonomia giusta, come vincere l’ansia
Gli “elettromobilisti” sanno bene che l’ansia si vince solo col tempo, guadagnando fiducia nelle capacità delle vetture. Ma la fiducia si conquista vivendo con un’auto elettrica, ed è molto difficile da spiegare a chi non ha sperimentato un EV in almeno un paio di giorni di normale guida quotidiana. Questo ostacolo concettuale diventa ancora più difficile da superare quando si ha a che fare con venditori che non conoscono minimamente le vetture ricaricabili.
Alla fine, come chiosa Howard, “la verità sta nel mezzo“, non tutti si ricordano di collegare l’auto elettrica alla presa di corrente tutte le notti e la ridotta autonomia rende gli automobilisti nervosi.
Autonomia giusta ed efficienza energetica
Howard rileva, inoltre, che ogni auto elettrica a batteria oggi in vendita è più efficiente rispetto a qualsiasi vettura convenzionale a benzina o a gasolio non plug-in.
Ed è qui che ci si scontra nel rifiuto verso il discorso dell’efficienza energetica: sì, utilizzando meno energia elettrica si risparmia denaro, ma diversi automobilisti già risparmiano abbastanza utilizzando vetture ibride plug-in e a loro non interessa quale specifico modello di EV guidano.
Nei prossimi anni, comunque, assisteremo alla nascita di numerosi modelli di EV con vari range disponibili. Sarà molto interessante vedere quale il mercato fare emergere come l’autonomia giusta – sufficiente per consentire agli automobilisti di guidare senza troppi pensieri.
[Articolo tratto da Green Car Reports]
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