Autonomia auto elettriche 2016: piccolo passo in avanti
Autonomia auto elettriche 2016: secondo un’analisi americana il range medio delle auto totalmente elettriche è aumentato soltanto di 61 km negli ultimi 5 anni.
Autonomia auto elettriche 2016.
Non c’è dubbio che l’autonomia delle auto totalmente elettriche stia aumentando, basti pensare a Tesla Motors e ai suoi recentissimi annunci relativi a Model S e Model X con pacco batteria da 100 kWh e range fino a 600 km!
Tuttavia, secondo uno studio del Dipartimento di Energia Statunitense, l’autonomia media delle auto elettriche a batteria (BEV: Battery Electric Vehicles) offerta dai modelli attualmente disponibili sul mercato americano si è incrementata di soli 38 miglia, ovvero poco più di 61 km, rispetto alla media che veniva offerta dai modelli in commercio nel 2011.
Se, invece, si prende in considerazione la mediana (e non la media), il passo in avanti è stato di soli 10,5 miglia: ovvero 17 km scarsi (+14%).
» Autonomia auto elettriche 2016: richiamo concetti di statistica
Ricordiamo – a beneficio di coloro che non la ricordassero – qual è la differenza tra questi due indici.
Media e mediana sono (insieme alla moda) valori che indicano differenti distribuzioni di frequenze dei dati analizzati. In particolare, la mediana è un indice di posizione, mentre la media è un indice rappresentativo, perché sintetizza un insieme di dati attraverso un singolo numero.
Dato un insieme di numeri che identificano un insieme di dati relativi a situazioni differenti, la media corrisponde al numero derivato dalla somma di tutti i dati diviso il numero di casi analizzati.
La mediana, al contrario, essendo un indice di posizione non deriva da un calcolo, ma è il numero che compare in posizione centrale quando i dati vengono strutturati in ordine crescente (se i dati sono pari, la mediana corrisponde alla media tra i due numeri centrali).
Ma torniamo ai risultati dello studio…
» Autonomia auto elettriche 2016: vecchio gruppo di BEV
I 3 veicoli elettrici del 2011 presi in considerazione avevano un’autonomia (secondo l’EPA) che andava da 63 a 94 miglia, quindi una mediana pari a 73 miglia (117,5 km). Tra questi figura appunto un’autovettura con 94 miglia (151 km) di autonomia! Si tratta della BMW Active E.
Come riportato su Wikipedia,
Nel 2011 la BMW E82 ha fatto da base all’ecologica ActiveE, ossia la prima BMW della storia a propulsione interamente elettrica. Non un’ibrida, quindi, come le versioni ibride derivate dalla Serie 7 o dalla X6, ma un modello che si affranca del tutto dalla propulsione a combustione interna. La ActiveE è stata preannunciata già oltre un anno prima dalla Casa tedesca, in occasione del Salone di Detroit del gennaio 2010, quando venne esposto il prototipo ActiveE Concept. In quel periodo, la BMW stava sperimentando la possibilità di realizzare veicoli ad emissioni zero sulla base di modelli già esistenti. A tale scopo aveva già realizzato la Mini E, ed in seguito ha appunto partorito la ActiveE Concept, sfociata nel 2011 semplicemente con il nome di ActiveE, senza alcun riferimento alla Serie 1 cui appartiene.
Il pacco di batterie è stato sistemato sotto il pianale, mentre il motore elettrico da 168 CV è stato alloggiato al posto del motore termico. La trazione è sempre posteriore. Inalterata l’ottimale distribuzione dei pesi, mentre la capacità del bagagliaio è scesa a 200 litri.
Grazie a queste caratteristiche, la ActiveE raggiunge una velocità massima autolimitata di 145 km/h, coprendo lo scatto da 0 a 100 km/h in 9 secondi. La bassa velocità massima è stata stabilita dai progettisti BMW per mantenere un livello di autonomia decente e per preservare la durata delle batterie stesse, in modo da non andare incontro ad una precoce usura.
Tuttavia, la ActiveE è rimasta una vettura sperimentale: 1000 esemplari sono stati destinati al mercato USA al solo scopo di vagliarne le qualità di praticità e di ecologia.
» Autonomia auto elettriche 2016: attuale gruppo di BEV
Ma proseguendo con l’analisi dei dati del secondo gruppo di vetture – in vendita sul mercato americano a luglio 2016 – troviamo 12 BEV, con autonomie che variano da 62 miglia (Mitsubishi i-MIEV) a 294 miglia (Tesla Model S AWD 90D), ovvero da 100 a 470 km (limite massimo che però a settembre s’innalzerà a 315 miglia / 500 km, con l’arrivo della Tesla Model S 100 kWh). Quindi una mediana per questi 12 modelli di 83,5 miglia (134 km): in pratica una via di mezzo tra la Volkswagen e-Golf (83 miglia) e la FIAT 500e (84 miglia).
In altre parole, se si fa eccezione per Tesla (che sta spingendo fortemente i valori dell’autonomia dei suoi modelli verso l’alto), tutte le vetture delle altre marche non hanno fatto riscontrare grossi passi in avanti.
Probabilmente, con l’arrivo della seconda generazione di EV attesa per il prossimo anno e con l’aggiornamento dei pacchi batterie dei modelli già in vendita, ci si può attendere un primo miglioramento significativo della mediana dell’autonomia nel rapporto del 2017.
E successivamente a quanto si potrà arrivare? E’ difficile dirlo. Tuttavia con il ritiro dal mercato delle vetture a bassa autonomia e l’introduzione – già in programma – di nuovi modelli di EV più “performanti”, qualcosa come 110 miglia (177 km) – come quelli che verranno offerti dalla Hyundai Ioniq BEV – potrebbero rappresentare la nuova via di mezzo.
Questo è il diagramma che mostra l’ampiezza delle autonomia delle auto 100% elettriche nel 2011 e nel 2016 negli USA (insieme al piccolo miglioramento della mediana):
Questo è, per concludere, il link alla pagina del portale Energy.Gov che contiene il foglio Excel con tutti i dati presi in esame:
Grazie per l’attenzione e alla prossima!
Team GAA
Commenti recenti